Si riaccendono le luci a Montagnareale con la seconda edizione del Presepe Vivente "Una stella sorgerà", in programma il 28 e 29 dicembre. Un'iniziativa che, dopo il grande successo della prima edizione, si ripropone di far rivivere le atmosfere suggestive del Natale, coinvolgendo l'intera comunità.
Il centro storico si trasformerà in un palcoscenico a cielo aperto dove, tra le vie del borgo, prenderanno vita le scene più emozionanti della nascita di Gesù. Costumi d’epoca, musiche e danze originali creeranno un’atmosfera unica e coinvolgente, invitando grandi e piccini a immergersi nell’atmosfera natalizia più autentica.
Non mancheranno le scene suggestive che rievocheranno i mestieri di un tempo e la vita quotidiana in un villaggio di duemila anni fa. I visitatori potranno così ammirare i pastori, gli artigiani al lavoro, gli animali e i Re Magi in cammino verso Betlemme, guidati dalla stella cometa.

Un’esperienza unica che coinvolgerà tutto il paese, unendo tradizione e innovazione per offrire un evento indimenticabile. L’invito è a trascorrere due giorni all’insegna della spiritualità e del divertimento, immersi in un contesto ricco di storia e cultura.

Per accedere al presepe, sarà obbligatoria la prenotazione effettuabile a partire da giorno 1 Dicembre 2024 attraverso la sezione apposita del Sito Web.

Sarà importante rispettare con estrema precisione l'orario della prenotazione.

Montagnareale (ME)

Montagnareale è un paese di circa 1500 abitanti che sorge su una collina di 310 metri sul livello del mare, che si affaccia sul Golfo di Patti. Sebbene i primi insediamenti abitativi risalgano quasi certamente al periodo greco, il primo consistente nucleo urbano sorge agli inizi del XVII secolo: in origine si chiamava Casale della Montagna ed era alle dipendenze di Patti. La prosperità raggiunta grazie all’attività zootecnica, alla coltivazione di fichi e castagne ed alla fiorente industria della seta e del lino, spinse gli abitanti, che già da tempo mal tolleravano il dominio pattese, a separarsi da Patti. Grazie all’aiuto di un nobile messinese, Don Ascanio Anzalone, pagando un riscatto di 4000 ducati, il Casale della Montagna otteneva, intorno al 1636, l’emancipazione ed assumeva il nome di Montagna Regia o Reale ad indicare la diretta discendenza dal regio demanio.
Poco più tardi lo stesso Don Ascanio Anzalone si impossessò del borgo con il titolo di Duca. Sotto il governo degli Anzalone e successivamente dei Vianisi, Montagnareale si sviluppò economicamente e demograficamente. L’economia attuale si basa prevalentemente sull’agricoltura (ulivo, frutta, vino ed agrumi); vi sono inoltre boschi di castagni, querce e noccioleti. Per quanto concerne la disposizione urbanistica, il centro storico presenta un andamento irregolare e si articola su più piani collegati da strette viuzze e scale.

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